No. Attualmente non esistono controindicazioni all’utilizzo di apparecchi a radiotrasmissione in spazi pubblici e privati. La trasmissione radio dei consumi dei principali ripartitori di calore presenti sul mercato, avviene su onde FM alla frequenza di 868 Mhz a bassa potenza (da 1 a 10 mW), come concesso dalle normative vigenti del Ministero dello Sviluppo Economico.I dispositivi, a secondo del produttore, possono avere due tecnologie differenti di comunicazione: unidirezionale o bidirezionale. Con la trasmissione radio unidirezionale il dispositivo manda impulsi molto brevi a bassa potenza e a intervalli regolari, cosi quando l’operatore passerà all’interno dello stabile, nel vano scale, raccoglierà i dati di lettura. Mentre, con la tecnologia bidirezionale, l’apparecchio ha la radiotrasmissione disattivata ma è pronto a ricevere una richiesta di invio segnale quando sarà chiamato dal letturista.
Perché i costi di riscaldamento sono più alti rispetto all’anno precedente anche se i valori di lettura sono molto più bassi?
Le unità di consumo di un ripartitore di calore non forniscono informazioni sui costi di riscaldamento effettivamente sostenuti. I costi di riscaldamento della centrale termica